Sicurezza sul lavoro
La legge
sul lavoro (LL) non lascia margini di interpretazione in materia di tutela
della salute. Per supportare le aziende nell’attuazione, la SAD collabora ora
con l’azienda Lifetec.
sco. La soluzione settoriale Sicurezza sul lavoro e
protezione della salute nel settore delle auto e delle due ruote (SAD) sostiene
dal 2000 oltre 2900 aziende nell’attuazione delle direttive di legge in materia
di sicurezza sul lavoro e tutela della salute. Il rispetto della direttiva CFSL
6508 (CFSL sta per Commissione federale di coordinamento per la sicurezza sul
lavoro) non è volontario ma obbligatorio per tutte le aziende del nostro
settore.
Tutto chiaro? «Non proprio», afferma Daniel Fürst,
responsabile SAD presso l’UPSA. «Per molte aziende non è chiaro quali siano
esattamente i mezzi necessari di cui si parla. Il risultato è che o non si fa
nulla o si monta un defibrillatore da qualche parte – e tutto finisce lì.»
Questo interessante settore di attività pullula di aziende: «Non tutte sono
serie.»
Qui entra in gioco Lifetec. L’azienda domiciliata a
Dietikon ZH offre un servizio di gestione delle emergenze di primo soccorso per
i comuni, le città e le aziende. L’offerta si basa su tre pilastri: consulenza,
formazione e sistemi intelligenti e copre tutte le esigenze delle imprese che
desiderano proteggere la vita di collaboratori, clienti e fornitori. «Si va
dall’analisi dei bisogni e dei pericoli al piano d’emergenza fino
all’implementazione con corsi e sistemi», spiega il CEO di Lifetec Mirko
Djuric. Soprattutto l’approccio alla mobilità elettrica, di cui molti
collaboratori delle officine sono relativamente poco pratici, impone nuovi
requisiti in termini di sicurezza sul lavoro. L’elemento centrale è la
valigetta di emergenza intelligente «Lifetec One».
All’apertura, il sistema di pronto soccorso con
defibrillatore integrato si collega automaticamente con il 144, la centrale per
le chiamate di emergenza sanitaria dove una persona con formazione medica
risponde alla chiamata, parla direttamente in vivavoce con chi presta pronto
soccorso e avvia le misure salvavita. Grazie alla posizione registrata e alla
localizzazione tramite GPS, l’ambulanza raggiunge più rapidamente il luogo
dell’infortunio. Perché nelle emergenze spesso conta ogni minuto.